XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017

29 OTTOBRE 2017

In questa domenica siamo invitati a valorizzare il tempo come dono di Dio, offertoci per amarlo nei nostri fratelli e sorelle nella vita di ogni giorno. Il nostro operare nella storia sia sempre colmo della presenza di Dio, fonte di ogni bene.e.

AMORE DI DIO E AMORE DEL PROSSIMO


L’AUTENTICO amore per Dio è indissociabile dall’amore per il prossimo. I primi due comandamenti della Legge sono, dunque, inseparabili. L’amore per gli altri è la misura dell’amore e del culto resi a Dio. La pagina dell’Esodo (I Lettura) si propone come un’applicazione del Decalogo alla trama molteplice e articolata della vita quotidiana del popolo d’Israele: gli stranieri, gli orfani, le vedove, gli indigenti sono cittadini privilegiati agli occhi del Signore. Se vengono dimenticati, Dio stesso sarà loro difensore. 
La comunità cristiana di Tessalonica (II Lettura) è imitatrice di Paolo, perché accoglie la Parola che salva e compie con passione la missione di evangelizzazione. L’entusiasmo della fede e il coraggio nelle tribolazioni sono «esempio per tutti i credenti della Macedonia». Imitare Paolo è mettersi alla sequela di Cristo. Per Cristo (Vangelo) l’amore per Dio e quello per il prossimo sono connessi strettamente: la dimensione verticale e quella orizzontale si incrociano e si alimentano a vicenda. Il secondo comandamento è importante come il primo. Osservarli con diligenza, costruiscono “l’essere cristiano” completo e genuino.

Domenico Brandolinossp

 

 

 

LA MORTE QUESTA SCONOSCIUTA

NELLA società odierna si tende a “isolare” il defunto e ad isolarsi da esso trascurando la partecipazione e l’accompagnamento. Riflettiamo sulla morte nell’attuale contesto socio-culturale con don Michele Cursano, canonico della cattedrale di Otranto e collaboratore parrocchiale presso la chiesa di san Luca in Palamariggi (Lecce). 
Come ci si pone dinanzi alla morte? 
«Oggi la morte è divenuta l’innominabile. Ormai tutto avviene come se né io, né tu, né quelli che mi sono cari, fossimo più mortali. Oggi non si vuole neppure nominarla. L’anziano e il moribondo sono presi in carico dall’ospedale e dalla medicina delle case per anziani, sottratti ai loro congiunti prima ancora di essere morti». 
La morte non è più un fatto sociale? 
«No, interessa solo al massimo i familiari. Non si esita a far morire gli anziani negli ospedali, nelle case per anziani, un funerale in forma strettamente privata, magari in una Cappella dell’ospedale e via al cimitero. Il morire è spogliato di ogni significato umano e ridotto a puro e semplice evento biologico a cui le persone partecipano solo in maniera passiva». 
Quali proposte per un cammino cristiano per i parenti del defunto in parrocchia? 
«Nelle nostre parrocchie, almeno in alcune, il parroco e un piccolo gruppo di fedeli con discrezione si recano presso la casa del defunto e chiedono ai famigliari se possono sostare e pregare con la Parola di Dio e i Salmi». 

A cura di Lucia Giallorenzo

SAN CHARBEL MAKHLOUF

SAN CHARBEL MAKHLOUF – Al secolo Youssef Antoun (1828-1898), monaco dell’ordine libanese Maronita, fu proclamato santo da Paolo VI nel 1977. Nel monastero di San Cipriano di Kfifen, in Libano, studiò filosofia e teologia; un’intensa spiritualità si intrecciò alla sua anima mistica di taumaturgo. Scegliendo il nome Charbel, “Storia di Dio”, fu ordinato sacerdote nel 1859. Mite e austero scelse la vita ascetica, ricercò la perfezione nella totale solitudine. Vivendo nell’eremo di Annaya, a 1400m. sul livello del mare, immerse la sua anima nel mistero della Trinità contemplando l’amore infinito di Dio sulla croce. Molti sono i miracoli e i prodigi avvenuti per intercessione dopo la sua morte. 

Cristina Santacroce

«Se contempliamo spesso Gesù Cristo appassionato e ci uniamo a lui con fede, egli ci farà partecipi dei suoi sentimenti di umiltà, di riverenza al Padre, di abbandono alla sua volontà»

Padre Columba Marmion

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

Per l’Evangelizzazione: Per i cristiani in Asia, perché, testimoniando il Vangelo con le parole e le opere, favoriscano il dialogo, la pace e la comprensione reciproca, soprattutto con gli appartenenti alle altre religioni. 
Dei Vescovi: Perché l’esempio e l’intercessione dei santi ci aiutino a vivere la nostra fede con umiltà e letizia. 
Mariana: Perché Maria aiuti tutti i suoi figli a trovare in Cristo la via verso la casa del Padre.

Preghiera dei fedeli

C – Fratelli e sorelle, il comandamento che riassume tutta la vita cristiana è quello dell’amore: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore… e il prossimo come te stesso». Per riuscire a metterlo in pratica, chiediamo che lo Spirito Santo ce lo imprima nella mente e nel cuore. 

Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore. 

1. Perché la Chiesa, guidata e sostenuta dallo Spirito Santo, annunzi al mondo l’amore di Dio che ci riunisce in una sola famiglia, preghiamo: 

2. Perché i pastori della Chiesa, alle prese con molteplici difficoltà, non si scoraggino ma abbiano fiducia nell’amore di Dio che salva, preghiamo: 

3. Perché i cristiani si rendano maggiormente disponibili alle necessità dei fratelli, alle sofferenze dei malati ed emarginati, preghiamo: 

4. Perché le nostre assemblee domenicali diventino segno della nostra unità in Cristo, preghiamo: 

Intenzioni della comunità locale. 

C – Signore, tu ci fai comprendere che il comandamento dell’amore racchiude tutta la Legge. Donaci la forza di metterlo in pratica tutti i giorni della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

A – Amen.

XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017

30 L Il nostro Dio è un Dio che salva. Credendo e ricevendo il Battesimo si diviene figli di Dio: per questo possiamo rivolgerci a lui chiamandolo Padre. S. Marciano di Siracusa; S. Germano di Capua; S. Serapione. Rm 8,12-17; Sal 67,2.4.6-7.21; Lc 13,10-17. 

31 M Grandi cose ha fatto il Signore per noi. Il cristiano vive tra il presente, spesso contrassegnato da dubbi e dolori, e il futuro di luce e di pace. S. Quintino; B. Tommaso da Firenze Bellaci; S. Volfango. Rm 8,18-25; Sal 125,1-6; Lc 13,18-21. 

01 M Tutti i Santi. Solennità (bianco). Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. I beati di cui ci parla san Matteo sono i “poveri di Yahwèh”, tutti coloro che in questo mondo soffrono ingiustamente. S. Cesario; S. Licinio. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23,1-6; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a. 

02 G Commemorazione di tutti i fedeli defuntiSono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Oggi ci si raccoglie per ricordare tutti i defunti nella certezza che con la morte «la vita non è tolta, ma trasformata» (Prefazio dei defunti I). S. Giusto. Gb 19,1.23-27a; Sal 26,1.4.7-9.13-14; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40. 

03 V Celebra il Signore, Gerusalemme. Gesù, ridimensionando la pratica del giorno festivo in quanto tale, ribadisce l’importanza dell’attenzione verso il prossimo. S. Martino de Porres (m.f.); S. Berardo; S. Silvia. Rm 9,1-5; Sal 147,12-15. 19-20; Lc 14,1-6. 

04 S S. Carlo Borromeo, Vescovo. Memoria (bianco). Il Signore non respinge il suo popolo. Gesù ci parla di umiltà: un tratto che sempre deve caratterizzare i veri discepoli. S. Modesta; B. Elena Enselmini. Rm 11,1-2a.11-12.25-29; Sal 93,12-15.17-18; Lc 14,1.7-11.

[05 D XXXI Domenica del T.O. / A (S. Guido Maria Conforti) Ml 1,14b – 2,2b.8-10; Sal 130,1-3; 1Ts 2,7b-9.13; Mt 23,1-12]. 

Oggi viene celebrata nel Tempio di San Paolo di Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de “La Domenica”

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Padre, che hai fatto ogni cosa (698); Te lodiamo, Trinità (733). 
Salmo responsorialeRitornello: E.M. Beraudo; Spero nel Signore (137). 
Processione offertoriale: Signore, cerchi i figli tuoi (725). 
Comunione: Com’è bello (626); Tu sei la mia vita (732). 
Congedo: Lieta armonia (581).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento