Domenica 23 ottobre p.v. alle ore 15.45, pellegrinaggio della Confraternita dei Macellai di Roma

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Il Giubileo è una grande festa, è l’evento più attesto e duraturo della tradizione cattolica;  data la sua durata viene chiamato anche “Anno Santo” e non solo perché in questo arco di tempo ci sono e si fanno numerosi riti sacri, ma anche perché è un anno in cui si promuove la santità di vita.

È un anno dedicato al consolidamento della fede, alla solidarietà, alla comunione fraterna tra chiesa e comunità, è un anno di richiamo e stimolo.
Solitamente il Giubileo è inteso come l’anno della remissione dei peccati, ossia dell’assoluzione delle colpe che Dio accorda quando si compie un peccato, è l’anno della riconciliazione, della speranza e della giustizia.

Pechè il Giubileo?

Nella Bolla Pontificia Misericordiae Vultus, ci spiega tutto il perché in pochissime parole. Questo Giubileo serve a tener viva, nella Chiesa Cattolica, la consapevolezza di essere presente nel mondo quale dispensatrice della Misericordia di Dio. La capacità di dialogare col mondo e l’apertura a ogni uomo sono state le grandi sfide vinte dal Concilio Vaticano II. Il Giubileo vuole essere occasione per porre atti di ulteriore apertura… 

Con questo spirito domenica 23 ottobre p.v. la Confraternita dei Macellai di Roma, con un breve ma intenso pellegrinaggio (Il pellegrinaggio è  un percorso di pentimento e di preparazione al rinnovamento interiore che il fedele compie sui passi di Gesù) giungerà alla Porta Santa della Basilica di S. Pietro e dopo averla baciata ed attraversata (il passaggio attraverso la Porta santa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia attraverso Cristo, che chiama tutti a partecipare ai frutti della redenzione del Signore e della sua misericordia) si recherà nelle Grotte Vaticane per la Celebrazione della S. Messa difronte la Tomba dell’Apostolo Pietro.

Ci ritroveremo, quindi, in P.zza Pio XII alle ore 15.45 per un breve pellegrinaggio e per attraversare la Porta Santa. Seguirà alle 17.15 la S. Messa, nella Basilica di S. Pietro, all’altare della Cattedra, presieduta da S.E.za il Signor Cardinale Comastri.

E’ una tappa che è culmine di  un percorso di riflessione e di gesti concreti seminati durante questo Anno Santo della Misericordia, al fine di chiedere l’indulgenza giubilare (L’indulgenza è la remissione della pena temporale per i peccati già “perdonati” da Dio attraverso la Confessione) per ripartire con nuovo slancio, sotto lo sguardo vigile e premuroso di Maria SS.ma della Quercia, vivendo ogni giorno come missionari di Misericordia.

 

Per ottenere l’indulgenza Giubilare è necessario:

  1. Accostarsi con cuore contrito al sacramento della Penitenza.
  2. Va compiuto un pellegrinaggio in una delle grandi Basiliche giubilari, a Roma e nelle Chiese designate in ogni diocesi.
  3. Nel visitare queste Chiese si deve partecipare alla Messa, oppure ad un’altra preghiera: Lodi, Vespri, Via Crucis, Rosario, Adorazione o preghiera personale concluse col “Padre nostro”, la Professione di fede, la Preghiera a Maria. La preghiera va recitata secondo le intenzioni del Papa, a testimonianza di comunione con tutta la Chiesa.
  4. Ci si deve impegnare in opere di carità e penitenza che esprimano la conversione del cuore.