XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 21 Luglio 2019

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 21 Luglio 2019

Gesù è accolto con premurosa e fine ospitalità da Marta e Maria. Le due sorelle ci insegnano che l’amore per Cristo si concretizza nelle opere, ma come bene comprende Maria, soprattutto nell’ascolto della sua Parola.

I DONI DI DIO SONO PER CHI SA ASCOLTARE

Commento - Disegno: Stefano Pachì
IL valore dell’ospitalità riserva un dono inatteso, come dirà l’autore della lettera agli Ebrei commentando l’episodio accaduto alle Querce di Mamre (I Lettura): «Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli» (Eb 13,2). L’ospitalità di Abramo sarà premiata. Anche le sorelle di Lazzaro (Vangelo) sono ospitali, ma mentre Marta incontra l’amico Gesù, ed è presa da quanto può fare per lui, Maria riconosce nell’amico il Signore e siede a suoi piedi, nell’atteggiamento del discepolo, tesa all’ascolto della sua Parola. Per questo Gesù interpella Marta per condurla al vero significato dell’ospitalità. A lei, che in maniera quasi ridicola voleva suggerirgli cosa dire, il Signore offre una nuova vita. 
Le parole di Gesù, «Marta, Marta», non sono un rimprovero, ma una chiamata. Già nell’Antico Testamento, il nome ripetuto indica una vocazione, designa la chiamata ad una missione particolare: «Abramo, Abramo», «Mosè, Mosè». Cristo sta donando a Marta la sua vocazione. A lei, che si accontenta di pentole e fornelli, chiede di diventare discepola; a lei, che vuole dare, chiede di imparare a ricevere; a lei, che vuole ospitare, chiede di accettare di essere ospitata nel cuore di Dio.

Elide Siviero

GIOIA

Gioia
LA gioia scaturisce dalla consapevolezza di essere amati. Amati da Dio. Amati da sempre e per sempre. Amati e salvati. Salvati a caro prezzo. Lo Spirito Santo è “Spirito di Verità”: ci rivela la verità dell’uomo, ci guida a scoprire che noi esistiamo perché amati da Dio, sognati da Dio, voluti da Dio. La gioia è frutto dello Spirito perché è frutto dell’amore, e lo Spirito è Amore. 
Questa gioia, che nessuno ci può rubare, coesiste con la sofferenza, che inevitabilmente fa parte della vita. Dio vuole la nostra gioia e ci sostiene nei nostri dolori. Anzi il dolore diventa per noi una partecipazione al mistero della Passione di Cristo per diventare partecipi della sua Risurrezione. Gesù ha usato un paragone molto bello: la donna che soffre le doglie del parto, è afflitta, ma «quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza per la gioia che è venuto al mondo un uomo» (Gv 16,21). 
Gesù stesso presenta questa gioia sotto forma di un banchetto. E questa immagine ritorna nel libro dell’Apocalisse quando si parla del banchetto per le nozze dell’Agnello (cfr Ap 19,7). 
Il Santo Padre Francesco ci ricorda che «essere cristiani è “gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17)» e ci comunica la Parola di Gesù: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15,11)». Il Papa ci parla, inoltre, di «quella gioia che si vive in comunione, che si condivide e si partecipa, perché “si è più beati nel dare che nel ricevere” (At 20,35) e “Dio ama chi dona con gioia” (2Cor 9,7)» (Gaudete et exsultate 122.124.128).

Mons. Giuseppe Greco

SEGUIAMO I TESTIMONI LUMINOSI

GIORGIO LA PIRA. Una vocazione sociale, espressa nell’impegno per la pace e l’attenzione verso i diritti umani. Consacrato terziario francescano, Giorgio La Pira (Pozzallo, SR 1904 – Firenze 1977) fu un libero apostolo del Signore. Nel 1926 studente di Diritto Romano all’Università di Firenze; ne diverrà docente ordinario nel 1934. Contribuì ai primi articoli della Costituzione, fu eletto deputato e ministro del lavoro. Noto come il sindaco santo di Firenze difese i più deboli, i lavoratori e i poveri. Papa Francesco lo ha dichiarato venerabile nel 2018. 

Cristina Santacroce

Preghiera dei fedeli

C- Fratelli e sorelle, sollecitati dalla parola di Dio, osiamo chiedere al Signore la luce per cercare ciò che è veramente importante per la nostra vita, e al suo Santo Spirito la fecondità della testimonianza.

Preghiamo insieme dicendo: Donaci, Signore, il tuo Santo Spirito.

1. Per coloro che sono stati scelti per essere pastori e guide nella Chiesa, in questo tempo di profondi cambiamenti, noi ti preghiamo:

2. Per i missionari chiamati ad incarnare il Vangelo fra i popoli di diverse culture, noi ti preghiamo:

3. Per i giovani che si apprestano a dare vita ad una famiglia; per i coniugi e i genitori che si trovano a dover affrontare situazioni difficili, noi ti preghiamo:

4. Per noi che ogni giorno siamo chiamati a testimoniare il Vangelo, compiendo scelte coerenti con la nostra fede, e superando ogni tentazione di egoismo e di indifferenza, noi ti preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C – Signore Gesù Cristo, non permettere che di fronte alle difficoltà e agli affanni della vita ci allontaniamo da te; che il tuo Santo Spirito illumini e confermi i nostri passi sulle strade del tuo Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

A – Amen

XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – 2019

22 L Santa Maria Maddalena. Memoria (bianco). Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Gesù si fa vicino a chi, come la Maddalena, sa accostarsi accanto all’incomprensibile mistero della sua morte e risurrezione. B. Agostino da Biella; S. Gualtiero. Ct 3,1-4a oppure 2Cor 5,14-17; Sal 62,2-6.8-9; Gv 20,1-2.11-18.

23 M Santa Brigida, religiosa, patrona d’Europa. Festa (bianco). Benedirò il Signore in ogni tempo. Totalmente assorbita dalla contemplazione di Dio, Brigida, di nobile famiglia, si dedicò con passione alla cura dei poveri e dei malati, facendosi a sua volta mendicante. S. Giovanni Cassiano; S. Ezechiele profeta. Gal 2,19-20; Sal 33,2-11; Gv 15,1-8.

24 M Diede loro frumento dal cielo. Tutto, nella parabola evangelica, è in funzione di un solo risultato: la crescita del seme, cioè della Parola di Dio. S. Charbel Makhluf (m.f.); S. Cristina di Bolsena. Es 16,1-5.9-15; Sal 77,18-19.23-28; Mt 13,1-9.

25 G San Giacomo apostolo. Festa (rosso). Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Idea centrale del Vangelo è “servire”, che non significa rinunciare alla propria libertà, ma affidarsi totalmente al Padre. S. Cristoforo; B. Antonio Lucci. 2Cor 4,7-15; Sal 125,1-6; Mt 20,20-28.

26 V Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria.Memoria (bianco). Signore, tu hai parole di vita eterna. Sui genitori di Maria Dio ha posto la sua benedizione e la sua grazia. Maria avrà il privilegio di diventare Madre di Dio. B. Tito Brandsma; S. Bartolomea Capitanio. Es 20,1-17; Sal 18,8-11; Mt 13,18-23.

27 S Offri a Dio come sacrificio la lode. Le letture di oggi ci suggeriscono tre atteggiamenti: accettare la volontà di Dio, sentirsi uniti a lui e saper accogliere il prossimo. S. Pantaleone; S. Celestino I; B. Raimondo Palmerio. Es 24,3-8; Sal 49,1-2.5-6.14-15; Mt 13,24-30.

[28 D XVII Domenica del T.O. / C (Ss. Nazario e Celso) Gen 18,20-32; Sal 137,1-3.6-8; Col 2,12-14; Lc 11,1-13].

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo
   
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 
Inizio: Tutta la terra canti a Dio (748); È bello lodarti (641). 
Salmo responsoriale: M° A. Parisi. Ritornello: Beati quelli che ascoltano (615). 
Processione offertoriale: Parole di vita (701). 
Comunione: Signore, sei tu il mio pastore (727); Passa questo mondo (702). 
Congedo: È l’ora che pia (578).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento