5 NOVEMBRE 2017 – XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017

5 NOVEMBRE 2017 – XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017

Gesù rimprovera gli scribi e i farisei, i capi e le guide del popolo. Non per quello che dicono e insegnano – che va accolto – ma per la loro incoerenza e infedeltà. Sono esigenti, rigidi con gli altri, ma permissivi con se stessi. Gesù Maestro si preoccupa di educare il loro e il nostro spirito..

SULLA CATTEDRA DI MOSÈ CI SONO GLI SCRIBI E I FARISEI

Commento - Disegno: Stefano PachìVI è una grande tensione fra Gesù e i capi della nazione: il Signore smaschera la loro falsa religiosità fatta di ostentazione e privilegi. Il Vangelo ha la sua eco nel brano di Malachia (I Lettura) che si scaglia contro i sacerdoti del tempio: si sono allontanati dalla via del Signore e sono diventati un inciampo che fa cadere il popolo, cioè uno scandalo per i fedeli del tempo. Il profeta li invita ad essere uniti nel bene guardando all’unico Dio. Il rischio dell’ipocrisia è una tentazione presente in ogni epoca: la fede cristiana è splendida ed esigente, per questo si può cadere in una sorta di simulazione, in cui la vita non corrisponde al Vangelo. 
Il Signore, denunciando il comportamento ipocrita dei farisei, vuole invitarci a vigilare su questo aspetto: se gli altri cercano la fama, il successo, l’applauso, il consenso, non così deve essere per chi vuole davvero seguirlo. Egli ci mette in guardia perché l’insidia del posto d’onore, può fuorviare il discepolo. Come Paolo (II Lettura), che racconta la sua premura ai Tessalonicesi, anche noi siamo chiamati ad essere servitori della gioia dei fratelli, immersi nella croce di Cristo e vittoriosi nella sua Risurrezione. 

Elide Siviero

 

IL FIDANZAMENTO L’apprendistato dell’amore

ACCOGLIERE e accompagnare i giovani che intendono verificare la possibilità di avviarsi lungo i percorsi di preparazione al matrimonio non è soltanto un compito che investe tutta la comunità, ma una preziosa opportunità di rinnovamento, di crescita e di verifica. Avrebbe poco significato una preparazione nozionistica o, peggio, segnata da prescrizioni moralistiche senza la scelta di un graduale cammino di fede in cui i valori vengano esplicitati dal confronto diretto con gli stili di vita delle persone. 
Non a caso il Papa, nel VI capitolo di Amoris laetitia, spiega che accompagnando i giovani nella preparazione al matrimonio, la comunità diventa come una vera e propria famiglia. «Non si tratta di dare loro tutto il Catechismo, né di saturarli con troppi argomenti » (Al 207), avverte Francesco ma di affiancare i giovani in modo rispettoso e non giudicante, con il coinvolgimento diretto anche di alcune famiglie disponibili a scambiare idee, sollecitare esperienze, trasmettere con semplicità la bellezza del clima familiare. 
Può anche capitare che, da un confronto aperto con gli operatori pastorali e con le coppie esperte, i fidanzati si rendano conto della necessità di una verifica più attenta della loro vocazione o addirittura giungano alla conclusione di non essere pronti per la scelta definitiva. Ma anche questo diventa un aiuto importante sulla strada del discernimento. 

Luciano MoiaDirettore Noi, “famiglia&vita”

Benedetto XV (1914-1922).

Benedetto XV. Foto Ansa/JIBenedetto XV (1914-1922). Il Papa della Grande Guerra. Vissuto in una delle ore più tragiche della storia contemporanea. Era Papa all’epoca delle apparizioni di Fatima (la prima avvenuta il 13 maggio 1917). Fu a conoscenza delle apparizioni, tanto che, in una lettera indirizzata ai vescovi portoghesi il 29 aprile 1918, definisce le apparizioni di Fatima «un ausilio straordinario della Madre di Dio». Nell’enciclica Pacem, Dei Munus Pulcherrimum del 23 maggio 1920, destinata alla riconciliazione tra i popoli, afferma: «la Vergine Immacolata sia universalmente riconosciuta come Regina Pacis». 

Bruno Tamaissp

 

 

 

 

CREDERE la gioia della fede

Preghiera dei fedeli

C – Fratelli e sorelle, consapevoli che la vera grandezza davanti a Dio consiste nell’essere gli uni servi degli altri, per tutti presentiamo a Dio il prezioso servizio della nostra preghiera. 

Diciamo insieme: Signore, vieni in nostro aiuto. 

1. Per coloro che il Signore ha chiamato a svolgere un ministero di guida nella Chiesa, perché, sulle orme dell’unico Maestro e in comunione con il Papa, accompagnino con amore e umiltà i fedeli sulle strade del Vangelo, preghiamo: 

2. Per i genitori perché siano per i loro figli i primi testimoni della fede e della vita cristiana, preghiamo: 

3. Per quanti occupano posti di responsabilità nella società civile, perché agiscano sempre con coraggio e dedizione a servizio della verità, della giustizia e del bene comune, preghiamo: 

4. Per noi qui presenti, per i malati e per quanti si sono affidati alla nostra preghiera, perché, nella reciproca carità, tutti possiamo sperimentare la presenza del Signore che salva, preghiamo: 

Intenzioni della comunità locale. 

C – Padre buono, che nel Signore Gesù ci hai dato la Guida e il Maestro, conforta e dirigi i nostri passi nel cammino verso il compimento della beata speranza. Per Cristo nostro Signore.

A – Amen.

XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – 2017

06 L Nella tua grande bontà, rispondimi, Signore. San Paolo rilegge la disobbedienza di ognuno di noi verso i disegni di Dio come segno per far risplendere la misericordia divina. S. Leonardo; S. Protasio; S. Severo di Barcellona. Rm 11,29-36; Sal 68,30-31.33-34.36-37; Lc 14,12-14. 

07 M Custodiscimi, Signore, nella pace. Ogni cristiano fa parte del corpo di Cristo e gli è donata una grazia particolare da mettere a servizio del prossimo. S. Prosdocimo; S. Baldo; S. Ercolano. Rm 12,5-16a; Sal 130,1-3; Lc 14,15-24. 

08 M Felice l’uomo pietoso che dona ai poveri. San Paolo pone l’accento sull’amore verso il prossimo, sull’esempio di Cristo che ha dato la sua vita per salvarci. S. Goffredo; B. Giovanni Duns Scoto; S. Chiaro. Rm 13,8-10; Sal 111,1-2.4-5.9; Lc 14,25-33. 

09 G Dedicazione della Basilica Lateranense. Festa (bianco). Un fiume rallegra la città di Dio. Questa basilica, fondata nel IV secolo, è considerata la «chiesa madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe». S. Elisabetta della Trinità. Ez 47,1-2.8-9.12; Sal 45,2-3.5-6.8-9; 1Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22. 

10 V S. Leone Magno, Papa. Memoria (bianco). Agli occhi delle genti il Signore ha rivelato la sua giustizia. Le letture di oggi ci invitano a essere credenti mai stanchi della propria fede, ma capaci di vivere in modo vivo e creativo. S. Oreste; S. Andrea Avellino. Rm 15,14-21; Sal 97,1-4; Lc 16,1-8. 

11 S S. Martino di Tours, Vescovo. Memoria (bianco). Ti voglio benedire ogni giorno, Signore. Verso quali ideali è orientata la nostra vita? È questa la domanda che ci fa Gesù consapevole che dalla risposta dipende la nostra vita. S. Teodoro Studita. Rm 16,3-9.16.22-27; Sal 144,2-5.10-11; Lc 16,9-15. 

[12 D XXXII Domenica del T.O. / A (S. Giosafat) Sap 6,12-16; Sal 62,2-8; 1Ts 4,13-18; Mt 25,1-13]. 

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Ti esalto, Dio, mio re (738); Terra tutta da’ lode a Dio (736). 
Salmo responsorialeRitornello: M° C. Carena; Gustate e vedete (101). 
Processione offertoriale: Tu, fonte viva (740). 
Comunione: Un cuore nuovo (505); Tu sei la mia vita (732). 
Congedo: Beata sei tu, Maria (574).

ACCOMPAGNAMENTO
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